Posa della “prima pietra” del Complesso interparrocchiale, un’opera molto attesa

Posa della “prima pietra” del Complesso interparrocchiale, un’opera molto attesa

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La posa della “prima pietra” del Complesso interparrocchiale “San Giovanni Paolo II” di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino, un’opera molto attesa e al servizio di 15mila persone, che ha come slogan quello de “La Speranza Edifica”

Un’altra nuova chiesa sta per sorgere nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, quella della comunità interparrocchiale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino, una delle periferie del capoluogo umbro in costante crescita demografica ed espansione sociale con 15 mila abitanti.  La posa della “prima pietra” del Complesso Interparrocchiale dedicato a san Giovanni Paolo II è in programma giovedì 8 dicembre (ore 15), solennità dell’Immacolata Concezione, per mano del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, alla presenza delle autorità civili e della comunità cristiana delle parrocchie, guidate dai parroci don Giuseppe Gioia e don Fabrizio Crocioni.

E’ un gesto molto atteso e ricco di significati: si tratta, infatti, non tanto dell’apertura effettiva del cantiere, che avverrà nei primi mesi del 2017 dopo l’approvazione da parte della CEI del progetto esecutivo e del relativo piano finanziario, quanto della convergenza dell’approssimarsi dell’inizio dei lavori con la Visita pastorale che il cardinale, insieme al vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, svolgerà nell’Unità pastorale di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino nei giorni immediatamente successivi.

Dopo la posa della pietra, che avverrà nell’area dove sorgerà il Complesso,  il cardinale incontrerà in separata sede i tecnici che lavorano al progetto e poi, alle ore 18, al Santuario della Madonna della Misericordia di Ponte della Pietra, ci sarà la celebrazione dei Vespri con la dichiarazione dell’apertura della Visita, che si concluderà domenica 18 dicembre.

Una “prima pietra” molto particolare, proveniente dalla Basilica vaticana di San Pietro.

La pietra che verrà posta nel terreno dove sorgerà la nuova chiesa è un ulteriore passo verso la realizzazione di un’opera molto attesa che ha, per il procedere dei lavori, come slogan quello de “La Speranza Edifica”. È anche una pietra molto particolare, proveniente dalla Basilica vaticana di San Pietro e, più precisamente, dalla sua Porta Santa. Così nella lettera di autentica a firma del cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano: “Questo mattone rinchiuso nella Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano, al termine del Grande Giubileo dell’anno 2000 indetto da San Giovanni Paolo II, è stato estratto in occasione dell’apertura della medesima Porta compiuta dal Santo Padre Francesco all’inizio dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia 2015-2016. Esso le viene affidato come segno di profonda comunione con il Papa successore dell’Apostolo Pietro e di partecipazione ai benefici spirituali del Giubileo, con l’augurio che l’Anno Santo della Misericordia Le riempia il cuore della pace che è dono di Dio affinché possa seminarla nei cuori di tutti coloro che incontrerà. Pace e Bene dal Signore Gesù per intercessione di Maria!”

«Questa pietra vuole quindi significare che la nuova chiesa – spiega suor Roberta Vinerba, francescana diocesana e teologa – viene edificata nel segno della comunione con il Santo Padre; nella grande speranza con cui Giovanni Paolo II, alla quale è intitolata, introdusse la Chiesa e il mondo nel terzo millennio, nella fiducia in Dio, ricco di grazia e di misericordia».

2 commenti

  • Rita dice:

    13 dicembre 2016 a 8:47

    E’ stata una cerimonia intensa di emozione e anche di spiritualità. Ho visto gente molto attenta ed entusiasta nell’ascoltare le parole di Sua Eminenza Cardinale Bassetti e del nostro amato Don Giuseppe che finalmente vedrà il suo sogno realizzarsi dopo ben 45 anni (così ha tenuto ad affermare). Dobbiamo ringraziare Dio del dono che ci ha fatto perchè tutti coloro che hanno in sè il seme di Cristo che siano nei movimenti del Catecumentato o del Rinnovamento o che soltanto si riuniscano la domenica nel nome del Signore nella Celebrazione Eucaristica possono gioire di questo che stà diventando una bellissima realtà. Vorrei anche ringraziare tutti, ma proprio tutti, coloro che hanno reso possibile con la loro dedizione, tenacia e grande lavoro questa grande opera.

    • Simone dice:

      14 dicembre 2016 a 11:49

      Grazie Rita di questo messaggio che si unisce alle tante persone che ci hanno scritto, messaggiato, telefonato e che, come te, hanno testimoniato la bellezza di questo momento davvero storico. Siamo certamente all’inizio di questa nuova tappa del nostro cammino di Chiesa e di cittadinanza, ma sappiamo che, quando le strade si fanno irte di “fossi” e di “greppi”… l’importante è “andare avanti” verso la meta che Dio promette: il Suo amore misericordioso, il Suo Paradiso!

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