Torno a casa con una sensazione diversa rispetto alla fine di una vacanza “classica”. Alcuni ragazzi e ragazze sono gli stessi con cui 20 anni fa andavo in montagna per i campi, oggi ci si ritrova con le proprie famiglie sempre in montagna ma vivendo un’esperienza diversa. Le nuove famiglie si integrano bene perché la montagna crea comunione, senza bisogno di tante presentazioni o incontri. Credo che la montagna sia per le famiglie un vero luogo di ristoro, per il paesaggio che si vede, per le attività che ci sono ma anche per le camminate che puoi fare insieme, aiutandosi spesso a vicenda sui sentieri. È un luogo dove i genitori sperimentano i propri limiti portando i figli a 3152 metri, con una sana dose di paura, dove a fine camminata quando sei ridisceso e ti giri indietro per vedere dove sei arrivato capisci che è servito non solo a loro, perché hanno vissuto una bellissima esperienza, ma anche a te che sei sempre lì pronto a fare da chioccia con la paura che una cosa nuova possa metterli in difficoltà. Una vacanza dove i bambini serenamente hanno sempre giocato, i più grandi si son divertiti e gli adulti si sono riposati, almeno nello spirito… questa è la sensazione che ho avuto. C’è bisogno di questo per le famiglie, una vacanza che vada oltre il semplice riposo fisico ma che faccia vivere un’esperienza.
La montagna questo fa, ti mette davanti i tuoi limiti, ti dà la possibilità di superarli anche di poco e ti fa vivere un’esperienza forte.
Grazie a tutte le famiglie che sono venute e grazie a tutte quelle che durante l’anno hanno partecipato agli eventi del nostro laboratorio. Buon proseguimento di vacanza!
Andrea Montirosi [facebook]